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Proposte della Biblioteca

Ri-trascrizioni

Eleonora d’Arborea
racconto drammatico in quattro atti
di Giuseppe Dessì

Il progetto è in corso da ottobre 2018 e si concluderà, con il contributo dei lettori/scrittori, quando tutto il testo sarà stato ricopiato.
Chi è interessato a partecipare può farlo negli orari di apertura della biblioteca.

Le Ri-trascrizioni sono una serie di installazioni/performance sitespecific dell’artista Antonello Fresu, che hanno come fine la creazione di un’opera attraverso la partecipazione del pubblico.

L’installazione è costituita da una scrivania, una lampada e un libro aperto, in questa occasione una prima edizione di Eleonora d’Arborea di Giuseppe Dessì. Accanto al libro stampato è collocato un altro libro, sulle cui pagine bianche il pubblico è invitato a trascrivere a mano, fedelmente e integralmente, in sequenza, i diversi paragrafi del libro originale. Un piccolo segno dopo l’ultima parola copiata indica la fine di una trascrizione, ma anche il punto di partenza per l’intervento del “trascrittore” successivo. Un terzo libro raccoglie firme, commenti e impressioni dei “trascrittori”. L’opera finale è un libro scritto “a mano” dai tanti partecipanti che si saranno alternati alla scrivania fino al completamento della ricopiatura del libro originale.

Riscrivere spinge a identificarsi con un’opera e un autore molto più che leggere, magari distrattamente, quello stesso autore o quella stessa opera. Le parole scritte a mano accendono sensazioni individuali e, allo stesso tempo, permettono ai partecipanti di contribuire alla costruzione di un manufatto artistico, in questo caso un libro, rafforzando la dimensione collettiva della condivisione di un progetto. L’opera, inoltre, in un’epoca in cui la “velocità” del digitale condiziona sempre di più la nostra vita, offre un simbolico e poetico ritorno alla riflessione, grazie al recupero dei tempi “lenti” dell’originaria manualità della scrittura.

Nel 1964 Giuseppe Dessì (1909-1977) pubblicò Eleonora d’Arborea, testo teatrale in quattro atti. Un testo coinvolgente in cui la giudicessa è figura letteraria “di inquieta modernità.

Antonello Fresu inizia ad esporre nel 2004 con lo pseudonimo Nero Project. Nel 2012 tiene la sua prima mostra personale, Offrimi il cuore, esposta in Italia all’Auditorium Parco della Musica di Roma, in Svizzera e Belgio, al MAXXI di Roma e, nel 2017, all’Accademia di Brera a Milano. Nel 2014 presenta Novecento, grande mostra esposta per la prima volta a Oristano, presso la Pinacoteca Comunale “Carlo Contini” e poi in varie sedi museali in Sardegna e, nel 2016, a Carpi nell’ambito del Festivalfilosofia di Modena. [www.antonellofresu.it]